ghiblificaggio gipittico e la pazzia che ne consegue (foto anime in stile Studio Ghibli e non solo con ChatGPT)
Che dire… Tutti stanno decisamente impazzendo per il nuovo modello di generazione di immagini di #ChatGPT, precisamente integrato dentro GPT-4o (non ho capito perché non hanno semplicemente aggiornato DALL-E, bensì hanno ficcato un modello di immagini dentro un modello linguistico, ma facciamo finta che va bene così), che ora riesce a fare cose pazzesche, mai viste prima con una tale accessibilità per un modello general-purpose, generando (tra le infinite cose) anche immagini secondo quasi qualunque stile rubato si chieda… 
Problemino: questo impazzimento collettivo pare essere solo o di eccitazione o di disgusto. Sia mai che su Internet si prenda una posizione bilanciata riguardo argomenti controversi, tipo come quella che io, in quanto essere quasi-perfetto, ho fatto mia… o come quella di questo video, che mi va di condividere perché (nonostante il titolo mi facesse presagire la narrazione di un techbro menefreghista) fa abbastanza bene il punto della storia, ed è ben bilanciato parlando anche delle problematiche che questa #tecnologia oggettivamente porta ancora più a galla di prima. 
https://www.youtube.com/watch?v=p04HiKJWxac
Solo da questo video in effetti — e, indirettamente, dal post del blog di #OpenAI, che vi sconsiglio di aprire visto che in qualche modo il loro sito di notizie marcio mi manda al 100% la CPU del fisso — ho scoperto che l’aggiornamento in questione è estremamente generale, a tutto tondo… Eppure, tutti quanti, con un’ubriachezza che può essere rabbiosa o allegra ma sempre ubriachezza resta, si stanno a lungo focalizzando sul fatto che con questo nuovo aggeggio si possano ora generare immagini con lo stile dello Studio #Ghibli. 
E quindi, via di accuse avanti e indietro, e di posizioni prese rifiutando a priori le opinioni opposte… Da un lato si dice che chi dice di amare lo Studio Ghibli, ma poi genera immagini nel loro stile usando questi modelli, in realtà non lo ama (e non è buon punto, perché è ovvio che normalmente quando si dice di amare qualcosa di non vivente non si usa la definizione effettiva di amore, bensì una egoistica che può essere parafrasata in gradimento o piacere, che è quindi qualcosa che è anzi rinforzato da queste azioni)… e dall’altro lato, i techbro si incazzano e rispondono di merda alle critiche anche educate, anziché semplicemente estendere per bene il non-fregamento. Non ce la faccio tipo più… 
Vabbé, lo sapete già come la penso io. Più tardi forse darò da mangiare a ChatGPT una delle mie foto pubbliche, chiedendo di aggiustarla in stile Ghibli, giusto per vedere cosa caccia fuori, e magari farò un post ma magari no… ma, finito il momento, non ci farò assolutamente nulla di pratico; perché personalmente non mi piace affatto che il motivo cardine per cui una cosa del genere è possibile è perché una compagnia for-profit si è appropriata del lavoro decennale degli artisti di turno, violando non tanto il copyright in senso legale quanto il diritto d’autore in senso morale. 
Questo vale non solo per le immagini stile Ghibli, ma per tutti gli stili di artisti che si chiede di replicare, e a proposito dei quali, ripeto, non capisco come mai questa isteria collettiva non ci sia al momento… Evidentemente i techbro si sentono particolarmente ribelli nello sfidare moralmente Hayao #Miyazaki, che famosamente si è sempre opposto all’IA generativa, definendola addirittura “un insulto alla vita stessa” (!)… ma allo stesso tempo gli artbro non riescono a chillarsi minimamente, sentendo (giustamente per me eh, lo ripeto) che il maestro possa diventare a rischio suicidio dopo questa storia. 